Supply chain manager: cosa fa, perché è una figura centrale

Swipe to the left
Supply Chain Manager: Perché è una figura centrale
21 dicembre 2020

In un mondo dove la flessibilità, l’efficienza e la qualità sono caratteristiche sempre più ricercate per mantenersi competitivi sul mercato, non basta più affidarsi a figure in grado di occuparsi di Marketing e Vendite per interfacciarsi con il cliente, oggi è molto importante comprendere l'importanza di una figura con una formazione specifica in grado di far funzionare armoniosamente tutta la filiera produttiva, partendo dai fornitori fino alla consegna. Questo ruolo è occupato dal Supply Chain Manager, il Responsabile della Logistica dell’intera filiera della Supply Chain.

Vale a dire un professionista in grado di organizzare, gestire e ottimizzare la catena di approvvigionamento. Chi si occupa di Lean Management e Production sà bene che il processo interno di una realtà imprenditoriale che produce, distribuisce e vende dei prodotti deve essere seguito su ogni punto.

Solo in questo modo p possibile raggiungere quello che viene definito come obiettivo ultimo della produzione snella: la perfezione. Il Kaizen come viene chiamato in lingua giapponese, la base della cultura rivolta alla Lean Production. La Supply Chain, la catena di approvvigionamento, gioca un ruolo centrale in questo equilibrio. Il motivo? Parliamo della logistica interna, dello spostamento intelligente e della relativa organizzazione, gestione e ottimizzazione delle risorse.

Se non si dà la giusta attenzione alla logistica l'azienda subisce delle perdite, le risorse come forza lavoro, mezzi e tempo vengono sprecate.

Questo è un costo non più sostenibile, ecco perché è necessario avere al proprio fianco un Supply Chain Manager.

Vale a dire? Di chi stiamo parlando esattamente?

Cos'è la Supply Chain?

La Supply Chain è la catena di approvvigionamento, ossia l’insieme dei processi che consentono di far arrivare un prodotto dal distributore al cliente finale.

Si tratta di un processo che può coinvolgere diverse figure e attività, la sua complessità dipende da fattori interni ed esterni come la grandezza dell'azienda in questione, il prodotto, il contesto e gli eventi che circondano il mercato.

Un prototipo di catena di approvvigionamento è formata a grandi linee da:

  • Approvvigionamento delle merci
  • Flussi di materiale in entrata e uscita
  • Gestione dello smistamento delle merci
  • Stoccaggio a magazzino dei materiali
  • Gestione dei rapporti con i fornitori
  • Smistamento materie prime, semilavorati e prodotti finiti all’interno della produzione e in uscita da essa.

Chi è il Supply Chain Manager, definizione

Il Supply Chain Manager è specializzato in un settore ben preciso, quello che in lingua inglese viene definito “SCM”. Ovvero Supply Chain Management che si occupa di ottimizzare l'intera catena logistica verificando le prestazioni delle varie attività, migliorando l'efficienza in base al controllo dei numeri. Il manager SCM è incaricato proprio di lavorare in questa direzione: gestire le varie attività di logistica interna studiando le possibilità per migliorare i processi interni, le risorse e i risultati. Si occupa di programmare, regolare, vigilare e perfezionare tutte le attività che permettono d'innescare il meccanismo di creazione di prodotti o servizi in grado di generare valore per l’azienda e soprattutto per il cliente, portando a un benefit legato al perfezionamento delle varie attività. E’ un ruolo chiave per il successo di un’azienda perché media tra impresa, fornitori e clienti.

Gli obbiettivi ai quali punta la figura del Supply Chain Manager sono:

  • Garantire che gli acquisti soddisfino le esigenze interne
  • Assicurare una produzione in grado di soddisfare la domanda dei clienti
  • Assicurare che gli ordini siano consegnati nei tempi previsti e nelle giuste quantità.

Riassumendo gli obbiettivi, il Supply Chain Manager ha il compito di migliorare la produttività, l’efficienza e ridurre i costi garantendo al contempo qualità.

Supply Chain Manager, cosa fa?

Il Responsabile della Logistica o Supply Chain Manager ha ampie responsabilità per avere sotto controllo l’intera filiera produttiva. Quindi è difficile riuscire a trovare una figura professionale in grado di toccare con la massima profondità possibile ogni aspetto. Però possiamo dire che il campo di azione di un Supply Chain Manager si orienta verso due grandi aree:

  • Planning
  • Execution

Nel primo caso il Supply Chain Manager si occupa di pianificare la produzione e tutte le azioni necessarie per gestire la logistica interna dell'azienda, dall'approvvigionamento delle materie prime, allo stoccaggio in magazzino fino alla spedizione dei prodotti finiti. Definisce i rapporti con fornitori e trasporti, individua spostamenti interni eliminando tutto quello che non serve, sceglie gli strumenti e soluzioni innovative per raggiungere gli obbiettivi di produttività, efficienza e riduzione costi.

Nell'execution, invece, si punta al monitoraggio delle varie attività per dare forza a quello che è il concetto fondamentale del Lean Manufacturing. Controlla le prestazioni dei vari processi, determina i KPI e forma il team di lavoro efficiente e flessibile alle esigenze aziendali. Come il processo di Deming che ti consente di osservare, mettere in pratica, monitorare e ottimizzare ogni fase del percorso. Il planning ha pensato di scegliere un determinato percorso per far arrivare le materie prime in lavorazione? L'esecuzione deve fare in modo che questo percorso sia eseguito al meglio, osservando i tempi e i possibili miglioramenti. Proponendo cosa cambiare e come ottimizzare.

Formazione del Supply Chain Manager

Per ricoprire il ruolo di Supply Chain Manager o Responsabile della Logistica non esiste una formazione universitaria specifica, ma esistono dei percorsi preferenziali. Di sicuro le persone che hanno una formazione legata ai corsi di laurea in economia, ingegneria gestionale o dei trasporti e logistica possono avere delle possibilità in più rispetto a chi parte da zero. Soprattutto, questi percorsi di laurea forniscono delle basi essenziali in termini di capacità di uso degli strumenti matematici.

Esistono anche dei corsi specifici, master che permettono di specializzare le figure che intendono seguire questo percorso professionale. Ci sono dei percorsi di studi privati come l'Executive Master Digital Supply Chain, Operations e Logistica della 24 Ore Business School che si rivolge a potenziali direttori della Supply Chain e responsabili della logistica. Sempre della stessa famiglia di corsi abbiamo l'eCommerce, Supply Chain e Operations che si rivolge a chi punta a lavorare su delle piattaforme digitali.

Non manca però anche l'offerta universitaria. Anche se non è ancora stato pensato un percorso di studi specifico, per intenderci una laurea in supply chain, esistono tanti master. Uno dei più interessanti è quello dell'Università di Verona che offre un corso in Logistica Integrata per il Supply Chain Management (I Livello).

Quali sono le sue competenze?

Di sicuro un Supply Chain Manager ha una mente strategica e analitica, si trova a proprio agio con i numeri e i software per la gestione dei dati. Che sia un normalissimo foglio Excel o un programma avanzato per la gestione del magazzino, il professionista dedicato alla logistica aziendale non procede a occhi chiusi ma studia i dati aggregati per prendere delle decisioni.

Un professionista della Supply Chain Management deve avere diverse competenze interpersonali, di negoziazione e di comunicazione con propensione alla leadership. In primo luogo, oltre i punti già elencati, deve saper gestire e prevedere la domanda per adeguarsi alle esigenze dei consumatori e rispettare la logica pull al posto della push. Questo significa saper portare in azienda ciò che serve per soddisfare le esigenze senza eccedere in scorte e materie prime inutili riducendo i costi.

Poi deve essere in grado di pianificare l'attività produttiva e lo spostamento delle merci nelle varie aree, valutando anche le tecniche di conservazione per fare in modo che le materie non si deteriorino prima del tempo. E che vengano utilizzate in modo da poterle sfruttare al massimo. In questo scenario il Supply Chain Manager deve approfondire le tematiche di problem solving, teamwork e ottimizzazione delle tecniche di marketing.

Il responsabile della catena di approvvigionamento per raggiungere obbiettivi di massimizzazione dell’efficienza e della produttività dei processi dovrebbe rispecchiare alcuni prerequisiti quali:

  • Ottima conoscenza dei processi della filiera
  • Abilità organizzative e di project management
  • Conoscenza della contabilità industriale
  • Conoscenza dei sistemi gestionali per riconoscere, affrontare e risolvere criticità

A questi requisiti si aggiunge una sorta di Plus per la nostra figura di Supply Chain Manager, la preparazione in campo informatico. La Digital Dexterity, ossia la capacità di adattarsi in breve tempo alle nuove tecnologie e la disponibilità a utilizzare strumenti di Advanced Analytics e Artificial Intelligence per prendere decisioni, è una caratteristica sempre più ricercata e apprezzata.

Ambiente di lavoro

Un Supply Chain Manager lavora principalmente in uffici situati in prossimità delle aree di produzione e magazzino. Questa vicinanza serve proprio per facilitare processi di supervisione e controllo alla filiera.

Spesso deve anche effettuare trasferte in altri sedi della stessa azienda per svolgere dei controlli o per eseguire visite presso clienti e fornitori per concordare o stipulare nuovi contratti.

Le strutture aziendali che cercano maggiormente questa figura sono quelle produttive, commerciali e di servizi.

Le produttive occupandosi di trasformare materie prime o semilavorati in prodotti finiti da vendere, ambiscono a trovare qualcuno che supervisioni tutte le fasi di lavoro; dall’approvvigionamento alla vendita.

Le seconde lavorano nel campo del retail, dell’e-commerce e della GDO, nonché nella distribuzione al dettaglio o all’ingrosso, queste hanno bisogno di supervisione attenta per la parte di movimentazione e logistica interna ed esterna dei prodotti da vendere.

Infine anche il settore che “produce” servizi, necessita di rifornimenti di attrezzature generiche o specialistiche che devono essere ordinati, trasportati e collocati all’interno della struttura.

L'impegno verso il team

Ovviamente il compito del Supply Chain Manager è anche quello di gestire i collaboratori in modo da indirizzarli verso la giusta direzione, motivando le persone e agevolando il passaggio alla digitalizzazione dei vari processi. Il Responsabile della Logistica deve essere portavoce di una logica aziendale votata all'efficienza.