La logistica di ritorno è quel processo che permette di portare le materie prime utilizzate nel processo produttivo dalla destinazione d'uso alla fonte di origine. In questo modo è possibile recuperare ciò che è stato utilizzato in modo da ottimizzare i processi produttivi.
La logistica standard è quella che si trova alla base della supply chain: ci sono beni e prodotti che si muovono all'interno dell'azienda, in maniera sempre più efficace grazie all'ottimizzazione del magazzino, e che permettono di portare a termine le operazioni che permettono di seguire la linea del valore. D'altro canto ogni giorno le attività devono seguire anche una reverse logistics. Vale a dire?
Cos'è la logistica di ritorno spiegata semplice
Con questo termine intendiamo i processi e le tecniche che permettono a un'azienda di seguire il processo inverso delle materie prime, prodotti finiti e semilavorati per risolvere i resi. Questo può essere un tema che riguarda l'e-commerce che deve affrontare il problema di un ordine non andato a buon fine, così come avviene per la riconsegna di prodotti non necessari al processo produttivo.
In alcuni casi la logistica di ritorno diventa una vera e propria arma di marketing.
Pensa solo a come si muove Amazon in questi casi: con i resi che vengono ritirati in automatico da casa, senza alcuni impegno da parte del cliente e in tempi minimi, la convenienza è assicurata. E i clienti di questo e-commerce sanno che sarà sempre possibile avere un servizio di qualità.
Perché è importante la logistica di ritorno?
Grazie a questo processo è possibile lavorare sempre meglio sul concetto base della lean organizaton: ridurre tutto ciò che non porta valore per raggiungere il kaizen, la perfezione. A discapito del muda, ovvero gli sprechi. L'obiettivo è ridurre tutto ciò che viene considerato come materiale di risulta, oggetti fallati, resi e materie prime avanzate. Questo per fare in modo che ci sia un'ottimizzazione completa e continua.
La logistica di ritorno deve essere gestita al meglio perché può essere un buon modo di recuperare costi inaspettati, ma è anche un modo - come suggerito - di dare servizi extra al pubblico. L'obiettivo principale è sempre quello di continuare la sequenza virtuosa del guadagno.
Il concetto di returns avoidance
Spesso ci si concentra sull'idea di reverse logistic ma non si prende in considerazione un altro aspetto. Quello che permette di limitare questo processo in modo da ridurre alla fonte il numero dei ritorni, dei prodotti avanzati e delle forniture non utilizzate.
Devi evitare che ci siano resi, ritorni di prodotti, avanzi di materie prime e semilavorati. Questo è possibile affinando tecniche come quelle della logica pull a sfavore di quella push. Questo significa lavorare sul just in time: si tira ciò che serve per la produzione riducendo materie prime inutili e produzione di beni in abbondanza che rimangono invenduti. Il concetto è semplice: meglio ottimizzare a monte.
Le fasi e gli strumenti della logistica di ritorno
Si passa dalle attività di recupero di ciò che avanza o viene restituito fino al passaggio in azienda e poi in magazzino. Per poi ritornare sul mercato o in catena di produzione. L'obiettivo è ridurre il più possibile la quantità di prodotti in questa fase ma anche quello di ottimizzare i passaggi. Questo avviene attraverso l'uso di strumenti specifici della lean organization applicata in attività produttive.
Queste attrezzature sono fondamentali sia per una logistica standard che per quella di ritorno. Vuoi maggiori informazioni per organizzare il tuo magazzino? Scrivici subito su info@utekvision.com